Cultura e Formazione per un Futuro Sostenibile

Cultura Della Sostenibilità

La Cultura della Sostenibilità

Il progetto Cultura e Formazione per un Futuro Sostenibile persegue gli obiettivi del vettore della SNSvS Educazione, sensibilizzazione, comunicazione”, le cui componenti sono intese come dimensioni chiave per l’effettivo raggiungimento delle stesse finalità progettuali. In tal senso, si intende contribuire alla diffusione, condivisione e crescita di una “cultura della sostenibilità” attraverso un approccio di community multiattoriale, volto a coinvolgere i diversi attori della quadrupla elica (impresa, società civile, istituzioni, ricerca) in occasione di eventi, convention tematiche e attività di formazione formale e non formale attivate. In tal modo sarà possibile facilitare lo sviluppo e il funzionamento di reti e collaborazioni tra gli attori attivi nei processi di sviluppo sostenibile e di educazione allo sviluppo sostenibile.

Tali azioni, quindi, si inseriscono nel quadro del lavoro implementato a livello nazionale dalla SNSvS, volto a favorire un processo di life-long learning (apprendimento permanente lungo l’intero arco della vita) che ambisce ad innescare la trasformazione del modello di sviluppo attuale, nonché la diffusione di conoscenze, competenze, stili di vita e modelli virtuosi di produzione e consumo sostenibili”.

Per rendere tutti gli stakeholder attori attivi di questi processo, il progetto propone una Community degli Attori della Sostenibilità.

Partecipa alla diffusione, condivisione e crescita della cultura della sostenibilità, entrando a far parte della nostra Community!

L'Agenda 2030 e i Sustainanable Development Goals (SDGs)

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, che mira a rappresentare un riferimento comune per costruire un mondo diverso e dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico.

Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – inquadrati all’interno di un programma d’azione più vasto costituito da 169 target, ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.

L’Agenda 2030 riconosce lo stretto legame tra il benessere umano e la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni che tutti i paesi sono chiamati ad affrontare, considerando diversi ambiti interconnessi e fondamentali per assicurare il benessere dell’umanità e del pianeta: dalla lotta alla fame all’eliminazione delle disuguaglianze, dalla tutela delle risorse naturali all’affermazione di modelli di produzione e consumo sostenibili.

Gli SDGs hanno carattere universale e sono fondati sull’integrazione tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economica), quale presupposto per sradicare la povertà in tutte le sue forme.

Il Foro politico di Alto LivelloHigh Level Political Forum rappresenta il consesso globale di riferimento per monitorare, valutare e orientare l’attuazione degli SDGs. Per supportare tale attività e garantire la comparabilità delle valutazioni, la Commissione Statistica delle Nazioni Unite ha costituito l’Inter Agency Expert Group on SDGs (IAEG-SDGs), con il compito di definire un insieme di indicatori per il monitoraggio dell’attuazione dell’Agenda 2030 a livello globale.

Ogni anno, gli Stati possono presentare lo stato di attuazione dei 17 SDGs nel proprio paese, attraverso l’elaborazione di Rapporti Nazionali Volontari – Voluntary National Reviews.

Sottoscrivendola, l’Italia si è impegnata a declinare e calibrare gli obiettivi dell’Agenda 2030 nell’ambito della propria programmazione economica, sociale e ambientale, come dimostrato dal primo rapporto presentato presso l’High Level Political Forum nel luglio 2017.

La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS)

La SNSvS costituisce il quadro di riferimento nazionale per i processi di pianificazione, programmazione e valutazione di tipo ambientale e territoriale, in attuazione con quanto previsto dall’art. 34 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. In base allo stesso articolo il Ministero supporta le Regioni, le Province Autonome e le Città Metropolitane nella declinazione territoriale della SNSvS, definendo le proprie strategie di sostenibilità.

L’approvazione della nuova Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) da parte del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) lo scorso 18 settembre, ha segnato un importante passo avanti per l’avanzamento dell’Italia sul percorso dello sviluppo sostenibile e l’attuazione dell’Agenda 2030, adottata dall’Onu il 25 settembre del 2015.

Alla luce di tale revisione, le nuove priorità della SNSvS possono essere così riassunte:

  • Progredire verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, adattandoli al contesto italiano, con lo sguardo rivolto alla sostenibilità ambientale, economica e sociale del Paese.
  • Fornire un quadro strategico di azione per portare avanti ‘le tre dimensioni della sostenibilità’, rendendo coerenti tra loro tutti i livelli amministrativi, grazie ad una spinta propositiva della società.
  • Dare maggiore centralità ai Vettori di Sostenibilità, coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, cultura e partecipazione per lo sviluppo sostenibile, sottolineando il ruolo strategico dei territori, di una governance multilivello e delle attività di valutazione e monitoraggio, di educazione, formazione e comunicazione, di collaborazioni e partenariati.
  • Rimarcare la connessione con i 17 obiettivi dell’Agenda ONU, a partire dalle cosiddette cinque “P”, che connettono trasversalmente dinamiche economiche, questioni sociali e qualità ambientale: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership.

L'European Green Week e la promozione dello Sviluppo Sostenibile

La European Green Week –  Settimana verde dell’Unione Europea – è  un evento centrale nel calendario della politica ambientale dell’Unione.  Essa rappresenta una opportunità annuale per discutere dei temi di politica ambientale più attuali, catalizzando l’attenzione di decisori politici, ambientalisti, attivisti e rappresentanti della società civile in Europa e nel mondo. Nel corso degli anni, l’evento è riuscito a coinvolgere diversi attori, progetti e iniziative, raggiungendo l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e conoscenza delle politiche ambientali adottate dall’Unione Europea, contribuendo così a migliorare l’immagine dell’Unione Europea agli occhi dei cittadini. In tal senso, infatti, allo scopo di accrescere la partecipazione e il contributo di tutti gli stakeholder, la Settimana prevede, oltre ad una conferenza generale della DG Enviroment della Commissione Europea a Bruxelles , una serie di eventi organizzati da organizzazioni partner in tutta Europa e oltre, ufficialmente presenti nel programma della Settimana.

L’Edizione 2023  – Delivering a net-zero world – ha celebrato i progressi fatti nell’incoraggiare individui, comunità e organizzazioni a intraprendere azioni più forti per proteggere, preservare e ripristinare l’ambiente, per le generazioni di oggi e quelle future, promuovendo gli obiettivi di sviluppo sostenibile, con un focus specifico sulle competenze per la sostenibilità. In tale occasione, anche il progetto Cultura e Formazione per un Futuro Sostenibile ha dato un suo contributo, promuovendo la cultura della Sostenibilità nell’ambito di un evento partner ufficiale della EU Green Week 2023 (Evento Finale e Seconda Fiera Internazionale del Sale del progetto ENI CBC MED MedArtSal).

Il PNRR e le sfide per la cultura e la consapevolezza su temi e sfide ambientali

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Italia domani” rappresenta oggi un’occasione preziosa per accelerare il percorso verso gli obiettivi di sostenibilità globali ed europei previsti per il 2030 e il 2050 (SDGs, Accordo di Parigi, European Green Deal), che puntano ad una progressiva e completa decarbonizzazione del sistema e a rafforzare l’adozione di soluzioni di economia circolare.

In particolare, esso consiste in un pacchetto di investimenti e riforme del valore pari a 191,5 miliardi di euro (la quota  per i progetti green è pari al 37%), articolato in sei specifiche missioni:

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – 40,32 miliardi;
  2. Rivoluzione verde e transizione ecologica – 59,47 miliardi;
  3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile – 25,40 miliardi;
  4. Istruzione e ricerca – 30,88 miliardi;
  5. Inclusione e coesione – 19,81 miliardi;
  6. Salute – 15,63 miliardi.

 

Gli investimenti relativi alla Missione 2 e le relative riforme sono prevalentemente in capo al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

La Missione si prefigge di colmare le lacune strutturali che ostacolano il raggiungimento di un nuovo e migliore equilibrio fra natura, sistemi alimentari, biodiversità e circolarità delle risorse, in linea con gli obiettivi del Piano d’azione per l’economia circolare varato dall’Unione europea.

La Missione è articolata in quattro componenti, ognuna delle quali, a sua volta, contiene una serie di investimenti e riforme:

Gli obiettivi riguardanti la cultura e la consapevolezza su temi e sfide ambientali, di cui è espressione il progetto Cultura e Formazione per un Futuro Sostenibile, sono oggetto della Componente 1.

(Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica)

Il Forum Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile

In linea con quanto previsto dalla SNSvS, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha facilitato la costruzione del Forum Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile  (FNSvS), uno spazio di lavoro condiviso e multi-attoriale, aperto alla società civile, agli attori non statali e agli esperti delle varie materie, coinvolti attraverso consultazioni multilivello, e quindi basato sull’incontro delle politiche pubbliche con le energie sociali, per far emergere e affermare soggetti e pratiche della sostenibilità, attraverso percorsi di co-progettazione. 

La campagna "ActNow" delle Nazioni Unite

Le Nazioni Unite hanno recentemente avviato l’iniziativa Agisci adesso (“ActNow”), una campagna per l’azione individuale in materia di cambiamenti climatici e sostenibilità, invitando i singoli cittadini ad agire per il raggiungimento concreto dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Dall’uso dei trasporti pubblici alla raccolta di fondi per le scuole o alla difesa dell’uguaglianza, la piattaforma illustra i passi che ognuno può compiere per accelerare il progresso degli SDGs e creare vite migliori in un pianeta più sano per tutti.

Il ruolo strategico degli attori locali:
i CEAS

L’attuazione del vettore Cultura della Sostenibilità nell’ambito della SNSvS da parte del MASE ha messo in evidenza la dimensione territoriale delle sue componenti (educazione e informazione) ed il ruolo strategico degli attori locali per il loro effettivo perseguimento. Ciò ha portato al rilancio di strutture di servizio per l’educazione alla sostenibilità, come i Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS), che promuovono Informazione, Formazione e Educazione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile per la cittadinanza e le scuole.

Interreg NEXT MED: per un Mediterraneo più Sostenibile

Il tema della sostenibilità torna centrale anche nell’ambito della nuova programmazione Interreg NEXT MED, che, infatti, ha l’obiettivo di contribuire al raggiungimento di uno sviluppo intelligente, sostenibile ed equo di tutto il bacino del Mediterraneo, sostenendo una cooperazione equilibrata, transnazionale, duratura e di vasta portata ed una governance multilivello, attraverso le sue 4 priorità (a smarter Med, a greener Med, a more social Med and a better cooperation for Mediterranean).